T.D.S. Pereira, A. Catenacci, A. Guerreschi, G. Bellandi, F. Malpei (2022). Biochemical characterization and anaerobic degradability of flower wastes: Preliminary assessment and statistical interpretation towards energy recovery”. Science of the Total Environment, 830 (2022) 154842. http://dx.doi.org/10.1016/j.scitotenv.2022.154842

La coltivazione di fiori e piante ornamentali è molto diffusa nel mondo, ma la gestione degli scarti generati dal settore florovivaistico è poco studiata, benché tale biomassa, se opportunamente trattata e gestita, possa rappresentare un’importante risorsa dal punto di vista del recupero di materia e/o di energia. L’articolo riporta alcuni risultati del Progetto Flower Power - finanziato dalla Fondazione Caript - e riguarda la valutazione della trattabilità degli scarti da floricoltura di dieci varietà di piante da fiore coltivate nella Provincia di Pistoia. Nello specifico, gli scarti floreali, suddivisi sia per varietà sia per componente (fiori, foglie, steli), sono stati caratterizzati dal punto di vista della composizione biochimica e della degradabilità anaerobica e i risultati ottenuti sono stati interpretati mediante opportuni strumenti statistici (test statistici ed Analisi per Componenti Principali) al fine di identificare ed orientare la migliore soluzione tecnologica per la valorizzazione di tale biomassa di scarto. I risultati ottenuti mostrano che la composizione biochimica degli steli è statisticamente diversa da quella di foglie e fiori, suggerendo quindi l’eventuale recupero di prodotti a valore aggiunto (ad esempio oli ed essenze, oppure cellulosa). Per quanto riguarda invece la produzione di biogas e il recupero di energia, la produzione specifica di metano (nel range 82-330 NmL CH4/g VS) non è significativamente influenzata né dalla varietà di piante da fiore, né dal tipo di componente, né dall'eventuale impiego di pesticidi durante la coltivazione; diversamente, la cinetica di degradazione osservata è inferiore per gli steli rispetto a foglie e fiori. Lo studio conclude raccomandando, in vista di un’applicazione a piena scala, una specifica valutazione tecnico economica che in base ai quantitativi e all’assortimento di scarti floreali prodotti a livello locale individui la soluzione ottimale (separazione delle componenti con recuperi specifici, monodigestione, co-digestione,..).

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